La storia di Pian del Falco

Un piccolo villaggio nato alle pendici del monte Cimone

L’origine del piccolo villaggio alpino di “Pian del Faldo” (così pare che si chiamasse in origine) può essere fatta risalire a un periodo compreso tra gli anni ’20 e i ’30 del secolo scorso.

Questo caratteristico insediamento montano ha una storia affascinante, che si intreccia con le tradizioni locali e l’evoluzione della regione circostante. Durante quel periodo di transizione, il villaggio ha vissuto una crescita significativa, passando da una modesta comunità rurale a un luogo di interesse e attrazione per i visitatori.

Gli anni ’20

Il primo passaggio fondamentale fu, verso la fine degli anni ’20 (1920-1930), quando la Forestale realizzò una strada per collegare il paese di Sestola con il vivaio forestale del Lago dei Budaloni (poi rinominato in Lago della Ninfa) e del Colle I Mezzi (Passo del Lupo). Fino ad allora infatti non esisteva una vera e propria strada ma solo una mulattiera utilizzata da pastori e cacciatori per raggiungere le località di Monte Ardicello, Passo Serre ed ovviamente il Cimone.

Il piccolo villaggio alpino nacque dunque attorno al 1930 nei pressi del primo Rifugio (lo Chalet) ma subì una forte accelerazione nei primi anni ’50 quando venne realizzata la prima seggiovia.

Inizialmente, infatti, la pratica dello sci era effettuata principalmente nei campi circostanti Sestola. Tuttavia, a causa della crescente richiesta di strutture e spazi più ampi, si è sviluppata la prima stazione sciistica della zona ai piedi del monte Calvanella. Questa stazione era collegata al paese tramite una seggiovia e presentava una serie di piste che si snodavano attorno a questa struttura: una rossa, una blu ed una verde (lungo la strada), tra i suggestivi boschi locali. Grazie a queste nuove infrastrutture ed alla nascita di alcuni edifici ricettivi, gli appassionati di sci potevano godere di un’esperienza più completa e appagante.

Le piste da sci

Le piste da sci di Pian del Falco oggi purtroppo sono tutte in disuso, sostituite da qualche tempo da quelle di Passo del Lupo e del Lago della Ninfa. La scelta è stata fatta sicuramente per via del cambiamento climatico, che ha costretto i gestori degli impianti a concentrare gli sforzi e gli investimenti su località dove fosse possibile installare impianti di innevamento artificiale.
Inoltre una delle piste era realizzata tagliando a metà la piccola località, bloccando l’unica strada che porta a Passo del Lupo ed al Lago della Ninfa.

Nel periodo d’oro di questa località, come già detto, esistevano 3 piste: una rossa, una blu ed una verde.

Le strutture ricettive

La prima struttura di Pian del Falco è stata, come detto, il Rifugio “Lo Chalet” che poi successivamente venne inglobato nella Baita del Sole. La caratteristica costruzione a punta della Baita è stata recentemente (anni 2010/20) “clonata” ed oggi sono presenti due fabbricati identici, in fase di realizzazione, che ospitano un condominio. Dello “chalet” purtroppo invece non vi è più traccia, dato che è stato demolito ed al suo posto edificato un fabbricato ancora in fase di costruzione.

Poco dopo “Lo Chalet” nacquero anche le altre due strutture caratteristiche del luogo: l’Hotel Calvanella e il Due Scoiattoli.
Mentre il primo è tutt’ora attivo, sia come hotel che ristorante, nella sua conformazione originaria, il secondo ha subito varie trasformazioni ed adesso è un condominio privato.